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venerdì 1 aprile 2011

Quando l'eolica batte la nucleare....


Lo scenario silenzioso e, forse, anche un po' inquietante delle verdi campagne ricoperte di pale eoliche, che faceva da sfondo ad una delle più note pellicole di Almodóvar, "Volver", ha assunto nella realtà un ruolo del tutto diverso. Il vento, colpevole nel film della follia dei personaggi, è diventato nella vita reale una delle più grandi ricchezze di cui dispone oggi la Spagna.
La notizia, fornita dalla REE (Red eléctrica de España), è comparsa ieri sui maggiori quotidiani spagnoli: per la prima volta l'energia eolica è stata la tecnologia con maggiore produzione elettrica. Difatti, nel mese di marzo, la produzione energetica derivante dai parchi eolici ha coperto il 21% della domanda, marcando un vero e proprio record con una generazione di 4738 GW/h (fonte REE), superando, quindi, la nucleare (19%), l'idraulica (17,3%) e il ciclo combinato dei gas (17,2%). In totale, l'insieme delle tecnologie rinnovabili ha coperto il 42,2% della richiesta di elettricità.
La Spagna ha goduto di vantaggi economici e non solo considerato che, come afferma la AEE (Asociación Empresarial Eólica), nell'ultimo mese ha risparmiato 250 milioni di euro per l'importazione di idrocarburi e ha visto diminuire di 1,7 milioni di tonnellate l'emissione di CO2. Il presidente della AEE, José Donoso, ha così commentato tale successo: "l'energia eolica è una realtà già capace di soddisfare 13milioni di case spagnole". Sono dati concreti che arrivano,come risposta, a tutti coloro che, soprattutto dopo la tragedia della centrale di Fukushima, si domandano se un futuro ecosostenibile sia realmente possibile.

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