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giovedì 24 marzo 2011

Un po' di chiarezza sulla centrale di Fukuschima

I reattori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono sei, tutti di tipo BWR (Reattori ad Acqua Bollente) di seconda generazione. Non tutti i reattori della centrale sono stati costruiti nello stesso anno però il periodo di riferimento è quello degli anni ’70 (con l’unità 1 collegata alla rete nell’ottobre del 1970 e l’ultima unità, la 6, collegata ad ottobre del 1979).
Le centrali nucleari in questione sono progettate per resistere ad un incidente massimo di riferimento che si rifaceva alle conoscenze ingegneristiche di quel periodo, in cui non erano ancora avvenuti incidenti di rilevante importanza, ai fini dell’accrescimento della cultura della sicurezza, quali Three Mile Island e Chernobyl. 
 (fonte  ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)

IN ITALIA:
sono previste inizialmente 4 centrali di terza generazione EPR:
Il reattore nucleare europeo ad acqua pressurizzata, meglio noto con la sigla EPR (European Pressurized Reactor o Evolutionary Power Reactor) è un reattore nucleare di III generazione, a fissione, nel quale la refrigerazione del nocciolo e la moderazione dei neutroni, vengono ottenuti grazie alla presenza nel nocciolo di acqua naturale in condizioni sottoraffreddate.
 
Difetti di concezione degli apparati di controllo e sicurezza dell'EPR:

Il 2 novembre 2009 le Autorità di Sicurezza Nucleare francese (ASN), inglese (HSE/ND) e finlandese (STUK) hanno riscontrato congiuntamente difetti di progettazione nei sistemi di controllo. È infatti stato rilevato che i sistemi di controllo e di emergenza del reattore non rispettano il principio di indipendenza cioè non sono sufficientemente indipendenti l'uno all'altro. Poiché i sistemi d'emergenza hanno lo scopo di garantire la sicurezza nel caso in cui i sistemi di controllo falliscano o abbiano dei guasti, è evidente che il problema è piuttosto grave e necessita, secondo le autorità compeenti, di risposte tecniche da parte dei gestori e dei progettisti al fine di "attenuare la perdita dei sistemi di sicurezza" (queste la parole esatte usate nel comunicato) in caso di malfunzionamenti ai sistemi di controllo del reattore.
Nella centrale EPR finlandese, Flamanville 3, sono stati riscontrati i seguenti problemi dalle ispezioni dell'IRSN (Institut de Radioprotection et de Sûreté Nucléaire):
  1. Presenza di crepe nel cemento;
  2. Anomalie in alcune barre di rinforzo;
  3. Anomalie nelle strutture di rinforzo nell’edificio contenente i sistemi di sicurezza del reattore;
  4. Impiego di metodi di saldatura non autorizzati;
  5. Anomalie nelle parti di acciaio del pressurizzatore.
RIFLESSIONE:
Che ci sia bisogno di maggior energia prodotta nella nostra pensola, questo è un dato certo, visto che i dati Terna del 2009 e quelli provvisori del 2010 dicono che: nel 2009 il consumo di energia in Italia è stato pari a 319,037 TWh di cui 47,071 TWh ricevuta da fornitori esteri pari al 14,75%, mentre nel 2010 il consumo è stato di 305,500 TWh di cui 45,761 TWh da fornitori esteri pari al 14,97%.
Ovviamente dell'energia importata una buona parte è già prodotta dal nucleare, visto che i fornitori producono energia anche dal nucleare (come la Francia quasi per l'80%). Allora perchè non produrla anche noi?
Credo che oggi la tecnologia ci spinga a pensare oltre, al cosiddetto rinnovabile, che ricordo non comprende il nucleare!!
Sarebbe bello che una nazione come la nostra, che ha dimostrato al mondo occidentale come si può vievere senza nucleare per più di vent'anni, fosse anche la prima a dimostrare al mondo che si può uscire dalla produzione di "energia sporca", cioè prodotta da fonti non rinnovabili, a favore di una nuova energia. Eppure noi dovremmo essere fra le nazioni più avvantaggiate sotto questo aspetto, date le grandi potenzialità che il nostro territorio ci offre.
Speriamo che questo venga compreso da tutti quanti, perchè IL PIANETA E' DI TUTTI E DOBBIAMO RISPETTARLO.

2 commenti:

  1. Interessante la questione della centrale finlandese Vittorio..continua così!

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  2. Fukushima, iodio radioattivo in mare
    Nuovo allarme: evacuato reattore 2
    Non si attenua l’allarme nucleare in Giappone. Evacuato il reattore 2 per l’altissima radioattività sprigionata. Radiazioni elevate arrivano dal nucleo del reattore 3 e l’agenzia nipponica per la sicurezza atomica non esclude di alzare di nuovo il livello di rischio per la centrale di Fukushima Daiichi, che così arriverebbe a 6, “grave incidente” (Chernobyl fu classificato a livello 7). Questo dopo alcuni rilievi fatti intorno nelle zone vicino l’impianto. Un livello molto elevato di radioattività è stato individuato per la prima volta in legumi provenienti da Tokyo, ma non destinati alla vendita. Molto più grave la situazione in mare: le rilevazioni hanno riportato livelli di radioattività 1250 volte superiori alla norma. Mentre continuano le scosse di assestamento, il numero delle vittime è salito a oltre 27mila tra morti e dispersi. Il numero dei feriti supera i 2.700. Intanto anche la Francia, come l’Italia, frena in parte sull’atomo. “Le centrali nucleari che non supereranno gli ‘stress test’ pianificati dall’Ue dopo quanto avvenuto in Giappone saranno chiuse”. E’ quando annuncia da Bruxelles il presidente francese Nicolas Sarkozy, al termine del vertice Ue.

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